lunedì 16 febbraio 2009
sabato 7 febbraio 2009
"Scaffali di Cemento"
Con Claudia D'Aita a capo di questa iniziativa che vedrà di rilevare l'evento con maggiore impegno verso il recupero di queste opere publiche. Un prevideo che è l'anteposto della giornata passata insieme tra amici tra responsabili tra persone che sentono la città che voglion fare qualcosa, che vogliono credere che le cose con impegno posson cambiare. Avvolte siamo impotenti dai risultati Istituzionali ma questo non ci scoraggierà nel portare avanti i nostri obiettivi che ho condiviso con Claudia e tutti gli amici che vedete in video. Conosciuti per pochi minuti, ma tutti motivati ed uniti con un solo sentimento reciproco.
Per chi come noi ama il proprio Paese, invito a riflettere noi siamo stanchi di pensare .
FACCIAMO QUALCOSA.
venerdì 6 febbraio 2009
Ospedale di Giarre 56 milioni di Euro da recuperare
Il Popolo Giarrese e Ripostese : Lo vogliamo Riaperto
giovedì 5 febbraio 2009
Maria Andò il caso a Palermo. Presa e gettata in galera per sbaglio
In carcere per rapina e tentato omicidio Ma era solo la sosia della delinquente
Maria Andò è stata scagionata dalle testimonianze di tre amiche. Dietro le sbarre è finita una minorenne
CATANIA - Il Gip del Tribunale di Catania Francesco D'Arrigo ha archiviato il fascicolo aperto lo scorso anno nei confronti di Maria Andò, una palermitana di 24 anni che il 13 febbraio del 2008 è stata arrestata dai carabinieri per rapina e tentativo di omicidio commesso a Catania. La giovane, rimasta per nove giorni nel carcere di Pagliarelli, era una sosia della vera rapinatrice. Le indagini furono avviate dopo la rapina con percosse commessa il 31 agosto del 2007 a un tassista di Catania, che durante l'aggressione rimane gravemente ferito. I carabinieri ritennero di averla identificata nell'autrice del rapina, ma era una che le somigliava molto. «Sono stata trattata come una delinquente - afferma Maria Andò - ho vissuto una situazione paurosa in un ambiente che ti fa sentire fuori dal tempo per una vicenda paradossale: io non sono stata mai a Catania». SALVATA DALLE TESTIMONIANZE DELLE AMICHE - In suo aiuto arrivano le testimonianze di tre amiche che davanti al giudice delegato di Palermo, il pm Consiglio, confermano che quel giorno Maria Andò l'ha trascorso con loro senza mai muoversi da Palermo. Intanto le indagini vanno avanti e portano alla vera rapinatrice, una minorenne senza fissa dimora che è arrestata. Lei adesso vittima innocente dell'iter della giustizia ha deciso di raccontare la sua vicenda per «evitare che possa accadere ad altri». «Non capisco come si possa mandare in carcere un'incensurata innocente - conclude Maria Andò - e soprattutto come mai un magistrato che commette un errore del genere non debba pagare per il suo sbaglio».
Traduttore del Blog
Non ti veni di Pinsari??????
Tutto quello che dovrebbe essere fatto.............
Orario aggiornato di tutto il Globo